Mons. Socrates Villegas, arcivescovo di Lingayen Dagupan e Presidente della Conferenza Episcopale delle Filippine, manipolando l’esortazione Amoris laetitia ha intenzione di dare la comunione agli adulteri (cioè i conviventi e i divorziati risposati).
In una lettera pubblicata sul sito web della Conferenza Episcopale delle Filippine ha scritto che «dopo un discernimento comune, i vescovi dovrebbero elaborare orientamenti più specifici sull’attuazione dell’Esortazione Apostolica. Ma la misericordia non possono aspettare, la misericordia non deve aspettare. I vescovi e i sacerdoti dovrebbe già ricevere a braccia aperte chi è rimasto al di fuori della Chiesa che vivono sensi di colpa e di vergogna. E anche i laici devono fare lo stesso. Quando i nostri fratelli e sorelle, a causa di relazioni interrotte, famiglie e vite spezzate, restano timidamente sulla soglia delle nostre chiese perchè non sanno se saranno ricevuti o meno, occorre andare loro incontro, come il Papa ci chiede di fare, e assicurare loro che c’è sempre un posto al tavolo dei peccatori, che il Signore si offre come cibo per i miserabili. O mirabilis res manducat Dominum povero, servus et humilis … Si tratta di una misura di misericordia, l’apertura del cuore e dello spirito che non ha bisogno di nessuna legge, linee guida o istruzioni. Si può e dovrebbe essere attuata immediatamente».
Va ricordato che l’Esortazione Amoris Laetitia non ha modificato la disciplina della Chiesa o la sua dottrina per quanto riguarda la ricezione di comunione. Anche dopo la Amoris Laetitia, non potrebbero essere ammessi alla comunione sacramentale i divorziati risposati tranne nei casi descritti nella Familiaris Consortio 84 e nella Sacramentum Caritatis 29 (cioè vivere come “fratelli e sorelle”).
Matteo Orlando
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